IL VERDE IN GIALLO

Gli spazi verdi hanno in se stessi una tale magia da rendere luminoso e gradevole qualsiasi ambiente, anche quello nel quale sta per accadere o è accaduto qualcosa di orrendo.

Facciamo un esempio. Chi ha avuto il piacere di leggere uno dei romanzi gialli della signora del crimine, Agatha Christie, avrà certamente notato che molte delle sue “favole nere” sono ambientate in tranquilli paesini inglesi, non lontani da brughiere, prati, collinette o campagne e caratterizzati da villette dotate di giardini curatissimi e adorni di piante e fiori.

Si tratta, insomma, di posti nei quali nessuno immaginerebbe che potessero commettersi i più efferati delitti. E invece la mente della grande giallista ha saputo svolgere in tali luoghi, apparentemente scevri da ogni male, tante tra le sue più intricate trame che hanno inizio in un teatro “verde” e particolarmente ameno e terminano talvolta, dopo la sorprendente rivelazione sull’identità dell’assassino, nei medesimi luoghi e con un lieto fine, magari romantico.

Alla famosa scrittrice piace indugiare sulla descrizione di piccolissimi borghi con viali alberati, di graziose casette intonacate di bianco con verande vittoriane che danno su giardini, di cortili che terminano su pendii coperti di erica, di placide fattorie circondate da campi assonnati.

Il lettore viene così preso dolcemente per mano e portato a spasso in questo ambiente idilliaco nel quale resta avvolto pur scivolando man mano nel vortice del giallo.

Il personaggio simbolo di questo scenario bucolico è senza dubbio Miss Jane Marple, la detective che la Christie preferiva, una deliziosa vecchietta dagli occhi azzurri che mette nel sacco i migliori investigatori di Scotland Yard.

Il suo talento per il crimine ed il suo impressionante acume la rendono capace di risolvere anche il delitto meglio pianificato che, puntualmente, nelle sue mani diviene imperfetto.

E' proprio nel giardino di casa sua, a St. Mary Mead, un pittoresco villaggio immaginario del sud est dell’Inghilterra, poco distante da Londra, che Miss Marple, tra ortensie e rose, si diletta nell’attività da lei più amata ossia lo studio della natura umana.