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STELLA DEL MATTINO

Aggiornamento: 20 ott 2021


L’inverno ci regala la “stella del mattino”, un fiore di latte in mezzo alla neve, tanto grazioso da far invaghire la regina Elisabetta che, vedendolo per la prima volta nelle zone dell’Italia alpina, volle portarlo in Inghilterra.

Parlo del bucaneve, “Galanthus Nivalis” dal greco “gala” cioè bianco come il latte e “anthos” che vuol dire fiore. “Nivalis” significa invece che questo fiorellino è capace di nascere nel terreno ancora coperto di neve, verso la fine dell’inverno più rigido.

E’ per questo motivo che viene chiamato “stella del mattino” e simboleggia la speranza e la forza necessaria ad affrontare il passaggio da un periodo duro, infelice e doloroso ad un nuovo inizio.

Quale fiore potrebbe rappresentare meglio del bucaneve il momento un po' difficile che tutti stiamo attraversando? Allora, avanti, spingiamo le nostre foglie e spuntiamo anche noi fuori dalla neve!!!


Pensate che il bucaneve ridiede speranza persino ad Eva quando fu cacciata dal paradiso e si ritrovò afflitta sulla terra buia e desolata. Un angelo le si avvicinò e, mentre le parlava, soffiò su alcuni fiocchi di neve. Quando questi ultimi arrivarono a toccare il terreno, si trasformarono in bucaneve formando un bellissimo cerchio di fiori attorno ad Eva che se ne innamorò all’istante.

Per la tradizione cristiana il bucaneve è il fiore simbolo della festa della Candelora, il 2 febbraio, giornata nella quale la Chiesa cattolica celebra la Purificazione della Vergine Maria e la presentazione di Gesù al Tempio dopo quaranta giorni dalla sua nascita. Da qui altri nomi per il piccolo fiore bianco, quali “campana della Candelora”, “fiore della Chiesa”, “fiore della purificazione”, ed infine “la bella signora di febbraio”.


Del mese di febbraio, infatti, è anche la Imbolc, un’antica ricorrenza celtica che festeggia il culmine dell’inverno e predilige come decorazioni proprio i bucaneve il cui colore bianco rievoca la purezza della dea Brígit, divenuta poi Santa Brigida, ed il latte, nutrimento per gli agnelli ed alimento importantissimo per il sostentamento durante i duri mesi invernali.

Vi lascio con un antico e magico rituale d’amore europeo secondo il quale le fanciulle che desideravano avere al proprio fianco l’uomo di cui erano innamorate dovevano raccogliere di primo mattino un bouquet di bucaneve e lanciarlo in un corso d’acqua. Se la corrente avesse portato via i fiori, la persona amata sarebbe rimasta con loro per tutta la vita. Se invece il mazzolino fosse tornato indietro, quell’amore non avrebbe avuto lunga vita.

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