OH TANNENBAUM, OH ALBERO!
- Daniela Vitaglione
- 19 dic 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 20 ott 2021

Arrivato il mese di dicembre, la prima cosa a cui penso è che finalmente potrò portare su l’albero di Natale e divertirmi a decorarlo!
Benedette le tradizioni! Sono quelle piccole cose che riempiono la nostra vita e che rendono alcuni momenti, proprio come il Natale, davvero speciali.
In Italia, il primo albero di Natale addobbato risale alla seconda metà dell’Ottocento. Fu la regina Margherita a prepararlo al Quirinale, lanciando così, in tutto il paese, una moda destinata a sopravvivere fino ai nostri giorni.
Sempre grazie ad una donna, l’albero di Natale comparve a Vienna nel 1816 ed in Francia nel 1840, per volere rispettivamente della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg e della duchessa di Orléans.
La sua diffusione nel mondo anglosassone si deve invece ad Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, principe consorte del Regno Unito, marito della regina Vittoria. Alberto era nato al Castello di Rosenau, a Coburgo, in Germania dove l’usanza dell’albero di Natale aveva già cominciato a radicarsi. Pertanto, intorno alla metà dell’Ottocento, egli decise di avviare quella tradizione a lui familiare anche nel Regno Unito.
Nei primi anni del secolo passato, l’albero iniziava ad essere considerato, sia in Europa che nell’America del Nord, simbolo del Natale. Si apriva così la strada alla nascita di una delle più grandi industrie: quella delle decorazioni natalizie.
E indovinate quale è stato il primo paese al mondo a "massificare" la produzione e la vendita di decorazioni per alberi di Natale. Facile: gli Stati Uniti d’America che, quando si tratta del Natale (ma non solo) non badano assolutamente a spese!!!
Una delle prime serie di palline natalizie fu prodotta dal newyorkese William DeMuth negli anni settanta dell’Ottocento. Da allora in poi, in tutto il paese nacquero tante altre piccole attività fino a ritrovarsi dinanzi all’immenso Woolworth's divenuto il primo rivenditore a livello nazionale di addobbi natalizi.
Un altro personaggio illustre innamorato dell’albero di Natale è stato Johann Wolfgang von Goethe per merito del quale l’albero apparve nella città di Weimar, centro culturale dell’epoca. Esso compare altresì nella sua notissima opera "I dolori del giovane Werther" e così, per la prima volta, nella grande letteratura.
A quell’epoca all’incirca risale anche uno dei più famosi canti natalizi tedeschi, che tutti noi conosciamo: "Oh Tannenbaum, oh Tannenbaum!" (“Oh Albero”).
Secondo talune fonti, l'usanza dell’albero di Natale come lo conosciamo oggi ebbe origine nel 1441 in Estonia, a Tallinn dove, nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, fu posto un grosso abete e tanti giovani presero a ballare attorno ad esso in cerca dell’anima gemella. E pare che lo stesso sia poi avvenuto, nel secolo successivo, in Germania, stavolta con l’apparizione ufficiale di un albero decorato con fiori di carta di colori diversi, mele, datteri e noci.
La decorazione di alberi sempreverdi, quale è l’abete, ha in realtà origini antichissime e pagane.
Veniva infatti praticata da popoli quali i Celti e i Vichinghi per i quali era simbolo di lunga vita e di fertilità.
Ancora, gli egizi collegavano l’abete alla nascita del dio di Biblo, e i Greci lo consacrarono ad Artemide, dea protettrice delle nascite.
Con l'avvento del Cristianesimo, l'abete natalizio entrò a far parte a pieno titolo delle tradizioni cristiane, fu associato alla figura di Gesù Cristo e visto come simbolo di immortalità e della Trinità che è ricordata dalla sua forma triangolare.
Tuttavia, questa tradizione fu accolta nel mondo cattolico, accanto a quella del presepe, soltanto dal Novecento in poi e, a partire dagli anni del pontificato di Giovanni Paolo II, ogni anno, viene allestito un grande e bellissimo albero di Natale proprio in piazza San Pietro.
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