LA PIANTA DOLCE
- Daniela Vitaglione
- 13 mag 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 3 lug 2021

Il Glicine, con la sua fontana di fiori a grappoli lilla o azzurri, è una pianta rampicante ornamentale tra le più affascinanti. I suoi steli crescono avvolgendosi in senso orario o antiorario a seconda della specie. Ciò ha spinto le filosofie orientali ad identificarla con la coscienza umana che, partendo dal centro vitale, si espande poi verso il mondo esterno.
Fu Linneo ad attribuirle il nome "Glycinia", che in greco vuol dire "pianta dolce", quando fu introdotta dall’America nei primi anni del '700.
Nel secolo successivo, il capitano Welbank portò con sé, dalla Cina, un'altro arbusto di glicine. Il botanico e zoologo britannico Thomas Nuttal non capì che si trattava di un'altra specie del medesimo rampicante e gli diede il nome di Wistaria in onore del professore tedesco Caspar Wistar. La pronuncia inglese lo trasformò poi in Wisteria e da allora questa pianta è stata sempre chiamata così, tranne in alcuni paesi latini, tra cui l'Italia, che continuano a parlare di glicine.
Nel linguaggio dei fiori regalare del glicine è espressione di sincera amicizia e di riconoscenza. È inoltre considerato quale potente talismano contro le calamità.
E' una pianta molto richiesta da alberghi e ville per rendere particolarmente scenografici viali o terrazze con la creazione di pergolati interamente ricoperti da glicine.
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