FAVE SI’, FAVE NO?
- Daniela Vitaglione
- 4 apr 2021
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 3 lug 2021

La tradizione impone sulla tavola di Pasqua, oltre al tortano (oppure al casatiello) e alla pastiera, le fave accompagnate da formaggi come pecorino, caciotta o piccante, e da salumi, specialmente pancetta e salame.
Il filosofo e matematico greco Pitagora non approverebbe il nostro consumo di questi legumi di origine asiatica che sono stati per molto tempo uno dei cibi dei poveri in quanto economici, di facile coltivazione e parecchio nutrienti.
Pare che Pitagora vietasse perentoriamene l’uso delle fave a se stesso e ai suoi discepoli, affermando: "astienti dalle fave...perché son sacre, perché hanno una natura mirabile".

Lo stelo senza nodi delle fave faceva pensare che esse fossero in diretto contatto con il mondo sotterraneo dell’Ade, e che le anime sarebbero risalite sulla Terra attraverso la loro fioritura.
Ma per la festa di Pasqua lasciamo stare i filosofi e affidiamoci ad una credenza popolare italiana secondo la quale chi trova un baccello di fava con sette semi vivrà un periodo di enorme fortuna.
Felice Pasqua 2021 e buona fortuna con la ricerca dei 7 semi!
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