'O PAPPICE E LA NOCE
- Daniela Vitaglione
- 17 dic 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 20 ott 2021
"Dicette ‘o pappice vicino ‘a noce, damme ‘o tiempo ca te spertos” (disse il verme alla noce: dammi tempo che ti perforo).
Conoscete il nostro famoso proverbio? Il "pappice", il verme napoletano, ci mette un bel po' per riuscire a perforare il guscio duro della noce di cui poi si nutre. Ci vuole pazienza. È questo che vuole dirci il detto. Pazienza quando si lavora e si deve aspettare tanto per raccogliere i frutti della propria fatica, pazienza quando si fa del bene e si ha l'impressione di non ricevere nulla in cambio, pazienza quando si soffre e si desidera guarire, pazienza nell'attendere l'amore della vita inciampando di tanto in tanto in molti cosiddetti e tristemente noti "fuossi" (fossi), pazienza nello sperare nell'arrivo di un bimbo, pazienza (secondo molti) di poter porgere una vendetta sul piatto freddo (ma perché vendicarsi quando si può oltrepassare dico io?), pazienza nel restare a casa aspettando che il Covid se ne vada via per sempre o almeno allenti la presa!!! "La pazienza è la virtù dei forti" dicono alcuni, "La pazienza è la virtù di chi non è coinvolto" rispondono altri.
A mio modesto parere, la pazienza è una virtù di tutti, innata oppure insegnataci dalla vita.
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